Culture + Arts > Visual Arts

April 23, 2024

Clorophilla e la montagna: Intervista a Ludovica Basso creatrice del manifesto del 72° Trento Film Festival

Maria Quinz

La si scorge sovrastare le altre e poi slanciarsi in altezza. Pare ergersi fiera, protraendosi verso il calore del sole. I suoi fianchi, nell’alternarsi di zone ombrose, con anfratti scuri di terre umide, ma anche di parti luminose esposte, tinte di rose dai benefici raggi del sole, paiono un manto dal tessuto variegato e multicolore, o il lungo strascico di una gonna ampia e avvolgente, indossato da una donna elegante e bellissima che ci mostra le spalle, mirando verso l’orizzonte. Una lunga treccia nera disegna un’onda scura sul suo dorso, terminando in un fiocco rosa: un piccolo vezzo, un dettaglio giocoso, che sa si infanzia, di cura e di cose fatte bene, ma anche di mondi che non ci sono più o forse di tempi ancora tutti da venire e da reinventare. E nel delicato intreccio tra trame del passato e nuove “con le mille antichissime storie e tutte le altre cose che nessuno potrà dire mai” – per usare le parole di Dino Buzzati – lei rimane lì, statuaria e altera, inamovibile e autentica. La montagna è donna, madre e figlia, sorella e amica, compagna d’avventure e di piccole ma speciali gioie quotidiana. Presenza generatrice di vita, misteriosa e selvatica, ma anche calorosa e saggia, dolce e familiare.TFF 2024 1080x1080 copia

Nel descrivere con tali parole la montagna, mi sono lasciata ispirare, osservandolo nel dettaglio, dal manifesto della 72° Edizione del Trento Film Festival – Montagne e cultura, che sta per aprire i battenti fra pochi giorni a Trento e dintorni, il 26 aprile 2024, l’importante kermesse internazionale, che fino al 5 maggio presenterà al suo ampio e variegato pubblico, un ricchissimo calendario di eventi con centinaia di proiezioni, mostre, attività, incontri, concerti, presentazioni di libri, laboratori per bambini ecc. Posso dire che l’immagine del manifesto di quest’ultima edizione del festival ha attratto fin da subito il mio sguardo. Vi ho intravisto una montagna non soltanto femminile ma visceralmente donna, colta in una rappresentazione fresca, che ho percepito istintivamente affine e familiare, tra radicamento alla terra, naturalità e immediatezza quasi primitiva, ma anche, al tempo stesso, immaginifica e onirica. 

La locandina della 72° Edizione del Trento Film Festival è ad opera di Ludovica Basso, in arte Clorophilla, artista e illustratrice ligure, che ama sperimentare molteplici materiali, supporti e linguaggi artistici per dare corpo e forma alle sue visioni e alla sua creatività. Nella biografia del suo coloratissimo sito web si legge che Clorophilla “vive di fronte al mare e viaggia per l’altra parte del suo tempo”. I viaggi e l’incontro con culture e mondi lontani, come scopriremo nell’intervista che segue, ma anche il contatto con la natura in cui ama immergersi quotidianamente, sono la principale fonte di ispirazione del suo lavoro e dell’immaginario che lo animano, fatto di creature fantastiche, cuori fiammeggianti, stelle cadenti, ex voto e soprattutto di tante figure femminili, rappresentate in molteplici tecniche, colori, forme e dettagli, ma sempre dal tratto un po’ magico, vitalistico ed arcano.Schermata 2024-04-22 alle 09.38.25

Ludovica come hai accolto la proposta di realizzare il manifesto del Trento Film Festival? E quale visione/pensiero sottende l’immagine che hai scelto di realizzare per quest’ultima edizione?

Quando mi è stato proposto di illustrare la locandina per la 72° Edizione del Trento Film Festival ho accettato con immenso piacere. Attraverso questo disegno ho cercato di trasmettere le sensazioni che la montagna stimola in me: pace, calma e serenità. Per me la montagna è un luogo con un equilibrio delicato, che va contemplato e rispettato. L’immagine che ho realizzato vuole porsi come un invito alla contemplazione della natura, alla meditazione e al silenzio.

Qual’è il tuo rapporto con la montagna – e allargando un pò lo sguardo – con la dimensione della natura più in generale?

Vivo in Liguria tra mare e montagna e da sempre la montagna per me è quel luogo dove cerco rifugio dall’affollata costa durante l’ estate e dove compio sempre lunghe passeggiate. Stare a contatto con la natura mi aiuta a svuotare la mente, ad alleggerirmi, a ricaricarmi e a trovare le idee migliori per la mia creatività.

Ludovica, ci puoi spiegare la scelta del tuo nome d’arte Clorophilla?

Clorophilla è un nome inventato, un nome che ha molto assonanza con la clorofilla, la linfa vitale delle piante, l’ho scelto proprio per il mio stretto rapporto con la natura.ph MicheleMulas copia

Osservando i tuoi tanti lavori mi è parso di cogliere la centralità del corpo femminile tra primitivismo, dimensione onirica e contemporaneità… Quanto è vero questo per te?

Da sempre la figura femminile è al centro delle mie creazioni, disegnando diverse tipi di donne è un po’ come se raccontassi me stessa, attraverso le mie esperienze, la mia crescita. Sono molto attratta dal mondo onirico; spesso alcune ispirazioni arrivano proprio dai miei sogni, che ad ogni risveglio riporto sul mio quaderno e alle volte trascrivo in immagini. Altra fonte di ispirazione è tutto ciò che riguarda l’esoterismo, il mondo dei simboli e della spiritualità, ciò che è invisibile ma energeticamente palpabile.

La tua attività creativa, notevolmente eclettica, spazia in più ambiti, dall’illustrazione alla pittura, dalla moda al design. Cosa ti stimola maggiormente in un nuovo lavoro? E hai qualche nuovo progetto in cantiere di cui ti piacerebbe raccontarci?

Mi piace esprimere la mia creatività e sperimentare senza alcun tipo di limitazione. Adoro adattare il mio segno su diverse superfici, utilizzando diversi materiali. Al momento, parallelamente ai lavori commissionati sto portando avanti un progetto che prevede l’utilizzo di stoffe e tessuti che ho recuperato nelle mie ricerche. Il risultato saranno delle tavole soffici e morbide, dove si potranno scorgere alcuni elementi decorativi ispirati alla natura e al mondo esoterico.Schermata 2024-04-22 alle 09.39.23

Credits: (1) Ludovica Basso, in arte Clorophilla, ritratta da Giulia Bernardi; (2) Il manifesto del 72°Trento Film Festival ad opera di Clorophilla, (3,4, 6, 7) Ludovica Basso; (5) foto by Michela Mulas.

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.