Culture + Arts > Visual Arts

March 4, 2024

HarpoLab: il nuovo centro culturale di Trento dedicato al cinema e all’immagine

Stefania Santoni

Ogni volta che cammino per le strade di Trento respiro fermento. Sento il bisogno, l’urgenza di praticare e sperimentare la cultura in maniera trasversale e diffusa. Di ri-narrare gli spazi e trasformarli in qualcosa di altro e nuovo, preservandone l’identità originaria. Di fare rete, di pensare ai processi in maniera integrata e coesa, accogliente e inclusiva e sempre innovativa.

È questo quello che ho respirato quando sono stata invitata scoprire uno spazio culturale da poco inaugurato nella città di Trento. Un luogo ricco di storia e di memoria. Sto parlando di HarpoLab, centro culturale dedicato al cinema e all’immagine pensato per essere un luogo di approfondimento, sperimentazione e confronto per i e le giovani ma anche per tutta la comunità. La dimensione collettiva di questo luogo è cosa antica se pensiamo che questo spazio in origine era un bagno pubblico e una cucina popolare: era un edificio che aveva una forte vocazione nei confronti della comunità. E così ancora oggi, proprio come allora, HarpoLab sceglie di mantenere la sua antica memoria e di riattivarla, trasformandosi in uno spazio di cultura dove ci s’incontra e ci si aggrega.  Un luogo, questo, che vuole essere il più aperto possibile a tutti e a tutte così da incontrare esigenze differenti, come quelle legate all’educazione all’immagine. MARKER-sala espositivaLe associazioni il Funambolo e Harpo, grazie alla collaborazione con il Liceo Classico “Giovanni Prati”, hanno reso la storica palazzina liberty di piazza Garzetti di Trento un luogo dove la cittadinanza tutta possa, non solo essere accompagnata nella scoperta dell’arte dell’immagine e della cultura e pratica del cinema, ma anche nel condividere questa esperienza con tutte le persone curiose di saperne di più. Arricchito l’ambiente con strumentazione tecnica e colorati murales alle pareti, i suoi 600 metri quadrati si sono trasformati uno spazio suggestivo e multiforme in grado di offrire appuntamenti dedicati, momenti di aggregazione e di conoscenza, nonché laboratori e corsi, servizi e consulenze per professionisti, appassionati e giovani.

Lungo il corridoio del primo piano si aprono, infatti, le sale di HarpoLab (tutte nominate con nomi di grandi registi o registe!), debitamente attrezzate (ma anche utilizzabili su prenotazione), con la possibilità di avvalersi anche di assistenza tecnica. Eccole qui: la camera oscura; la sala di registrazione e il piccolo teatro di posa, per la realizzazione di audio e set di video e fotografia; la sala di montaggio, con 5 postazioni dotate di software per editing, animazione e grafica; il marker space, gestito in collaborazione con l’associazione Glow, munito di strumenti di fabbricazione digitale come stampanti 3D. La vecchia palestra è stata invece trasformata in una sala cinematografica destinata alle proiezioni e agli eventi performativi, mentre la luminosa sala espositiva ospiterà mostre legate soprattutto alle sperimentazioni sulla fotografia, digitale e analogica.LYNCH_SalaPosa Facciamo di nuovo un passo indietro e torniamo alle radici di HaroLab. Agli inizi del secolo scorso, la palazzina liberty di Piazza Garzetti fungeva da mensa popolare e ospitava i bagni pubblici, offrendo pasti a prezzo di costo e una doccia calda ai meno abbienti. È successivamente divenuta scuola e ora un luogo inclusivo dedicato alla cultura e pratica del cinema, in cui incontrarsi e dialogare. In questo riuso virtuoso degli spazi urbani che risponde all’evolversi dei bisogni della comunità HarpoLab ha scelto di diventare un punto di riferimento nella vita cittadina, anche nell’ottica di Trento Capitale Europea del Volontariato. 

Che cosa si fa in HarpoLab? Proiezioni (grazie a una sala con una gradinata che consente un’ottima visione) e incontri dedicati al cinema e alla storia, oltre a rassegne, esposizioni. Con una mostra al mese il centro si dedicherà soprattutto alla fotografia, ma non solo. Non mancheranno formazione, educazione, collaborazioni con realtà differenti dedicate al benessere e al corpo, come la pratica dello yoga e del tai chi, ma anche alla scrittura. Aspetto da non trascurare è l’innovazione, che sarà presente nelle attività del centro attraverso processi di sperimentazione.LUMET_SalaRiunioni Per mostrarvi più da vicino alcune proposte di questo fiore all’occhiello della città di Trento ecco alcune proposte per il mese di marzo!

In doppia proiezione alle 18 e alle 20.30, la rassegna del lunedì “Ludovico Technique: Risate amare” porterà a ripercorrere storia, autori, temi e trasformazioni della “commedia all’italiana”, ossia di quella nutrita produzione cinematografica degli anni ’60 e ’70 che ha riflesso una parte della storia, del costume e del malcostume del Bel Paese. Tutti i martedì di marzo alle 20.45, HarpoLab, insieme al Festival Poè, propone invece “Lo scandalo del contraddirmi: film e poesia”, una selezione di quattro registi con una decisa inclinazione non solo per il cinema di poesia, ma che hanno anche innalzato la poesia a soggetto cinematografico. Il giovedì HarpoLab ospita due rassegne particolari: “Paths”, un cineforum che parla di conflitti sociali organizzato da ATU – Associazione Teatrale Universitaria e “Da bagno a cinema”, tre appuntamenti organizzati insieme alla Fondazione Museo Storico del Trentino per celebrare il passato di bagno pubblico della palazzina di Piazza Garzetti, con la proiezione di pellicole che hanno portato il microcosmo sociale del bagno pubblico sul grande schermo. Il sabato sera (alle ore 21.00), infine, è dedicato alle “Notti della Tarantinata”, un viaggio nel cinema di genere che ha inspirato Quentin Tarantino, attraverso una selezione di film e appuntamenti speciali. In occasione dell’uscita nelle sale della seconda parte del nuovo faraonico “Dune” di Vinneneuve, domenica 10 marzo alle 20.30, HarpoLab ospita la proiezione speciale di “Dune” del giovane David Lynch. La pellicola del 1984 rappresenta, infatti, la prima trasposizione cinematografica dei romanzi di Frank Herbert e, pur ricevendo giudizi misti da parte della critica, col tempo è divenuto un cult dei film di fantascienza.ME╠üLIE╠ÇS-innovazione Un’ultima cosa. La scrittura è un aspetto che sta molto cuore a questo nuovo spazio tant’è che la parola scritta sarà la protagonista dei nuovi corsi in programma da marzo. “Fermi immagine: un piccolo laboratorio di poesia”, un ciclo di 5 incontri a partire dal 19 marzo, in stile bottega artigiana, con esercitazioni guidate – individuali e di gruppo – sul verso e su altre forme di scrittura breve. Con “Cinque cose da fare (e cinque da non fare) se vuoi costruire un romanzo” appassionati di scrittura e romanzieri in erba potranno cimentarsi sulla narrazione lunga e i meccanismi che la fanno funzionare. Un workshop che dura un weekend – sabato 23 e domenica 24 marzo – e che prevede una parte teorica, ma soprattutto tanti esercizi, correzioni, riscritture e ipotesi di storie per mettersi alla prova e sperimentare. L’imbarazzo della scelta, insomma. Ce n’è per tutti i gusti ad HarpoLab!

 Credits: (1,2,3,4,5) Archivio HarpoLab.

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.